regolamenti

Regolamento Under 14 e Mini under

valido per gli atleti normodotati

  1. Dalla prima elementare alla quarta media giovani normodotati volonterosi potranno aderire quali atleti allo Shark Team 2000, nella categoria Under 14. I giovani dovranno interagire con gli altri atleti sia in acqua sia durante le altre attività (spogliatoio, trasferte, gite, cene, ...). Purtroppo vi è un numero chiuso con lista d'attesa.

  2. Gli Under 14 saranno formati gradualmente da monitori ed esperti competenti, con lo scopo di diventare a loro volta futuri allenatori. Non si tratta quindi "solo" di un corso di nuoto. Non verrà offerta una formazione prettamente sportiva, ma particolare impegno sarà posto al lato sociale e pedagogico dell'attività natatoria con portatori di handicap e non.

  3. Tra gli 11 e 14 anni i giovani dovranno partecipare al corso di salvataggio giovanile. Dai 15 anni dovranno conseguire il brevetto di salvataggio SSS Plus Pool, comprendente anche la formazione BLS-DAE-SRC (rianimazione con massaggio cardiaco e uso del defibrillatore). Entrambi i corsi vengono offerti dalle sezioni della Società Svizzera di Salvataggio. Le spese sono a carico dell'atleta.

  4. Dal gennaio 2006 è stata introdotta la categoria dei Mini under per permettere ai monitori di imparare a lavorare con bimbi la cui età anagrafica corrisponde all'età mentale di parecchi dei nostri atleti. I Mini under avranno la possibilità di partecipare a tutte le attività proposte (a dipendenza dei monitori presenti) ma data la loro tenera età non saranno sottoposti ad alcun obbligo. Anche in questo caso vi è un numero limitato di posti (massimo due a stagione).

  5. Dopo un periodo d'adattamento, gli atleti Under 14 dovranno essere in grado di autogestirsi e dovranno saper collaborare con gli altri atleti e con i monitori, nel rispetto dei limiti determinati dalla loro età e dalle loro capacità.

  6. Gli allenamenti si svolgeranno a cadenza settimanale secondo il calendario scolastico.

  7. La presenza è obbligatoria. L'impegno deve essere costante.

  8. Ogni assenza deve essere comunicata tempestivamente al responsabile.

  9. Gli atleti impareranno i quattro stili di nuoto, varie tecniche, il nuoto di competizione e le prime metodiche d'insegnamento.

  10. Gli atleti dovranno partecipare alle gare, ai campi d'allenamento, alle trasferte e alle manifestazioni proposte dal gruppo, anche se in talune competizioni non gareggeranno. Auspicabile sarebbe comunque non mancare. La condivisione di queste esperienze è importante per socializzare, imparare a conoscere e meglio confrontarsi con l'handicap.

  11. Gli atleti non dovranno creare alcun problema di gestione o di comportamento e non potranno beneficiare di un rapporto "uno a uno" (un monitore per ciascun atleta) costante. Durante la stagione agonistica è tollerata l'assenza (per motivi validi) da una gara oppure da una gara e dal campo d'allenamento in Abruzzo.

  12. Gli Under 14 saranno in grado di spiegare e trasmettere ai compagni piccole nozioni di base. Dovranno inoltre collaborare attivamente a qualsiasi attività, manifestazione o raccolta di fondi utile a finanziare le attività della squadra.

  13. Se il giovane normodotato, ottenuto il brevetto di salvataggio, non avrà raggiunto un grado di maturità sufficiente al passaggio da atleta a monitore, avrà la possibilità di prolungare il suo stage quale Under.

  14. Ogni atleta, durante la sua formazione, dovrà partecipare almeno una volta al campo d'allenamento in Abruzzo. Questo risulterà fondamentale per la comprensione delle vere necessità del portatore di handicap durante la vita quotidiana e perfezionerà l'iter del futuro monitore.

  15. I ritmi e i tempi di ogni ragazzo saranno rispettati.

Chi non si attiene a queste regole non può purtroppo far parte dello Shark Team 2000.


Il mondo dell'handicap è complesso. Tanti adulti si avvicinano con estrema difficoltà o preferiscono rimanere lontani . Proponiamo l'integrazione inserendo giovani normodotati in un gruppo per andicappati. Cerchiamo di comprendere che non tutti riescono ad affrontare serenamente queste diversità, anche se ritengo difficile stabilire chi e che cosa sia "diverso".